migliori fondi pensione 2022

I migliori fondi pensione integrativa per il 2022: come scegliere

Il fondo pensione è una vera e propria forma di investimento volta a garantire al risparmiatore una forma di reddito integrativa rispetto alla pensione che sarà erogata dall’INPS o dagli altri enti pubblici preposti al termine della carriera lavorativa.
Come è noto, la previdenza pubblica è in difficoltà da anni e il legislatore ha ritenuto opportuno tutelare gli investimenti in fondi pensione privati che costituiscono il secondo pilastro del sistema pensionistico italiano e che corrono quindi paralleli rispetto al regime pensionistico pubblico.

Come trovare il miglior fondo pensione integrativa

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Facile, veloce e senza costi aggiuntivi – quello di propensione è un servizio davvero prezioso per poter scegliere in modo consapevole uno strumento così complesso ed importante.

I rischi del sistema pensionistico nazionale

Negli anni ‘70 c’è stata una rivoluzione nel sistema pensionistico italiano e da quel momento le prestazioni di previdenza, tra cui naturalmente le pensioni, vengono erogate attingendo direttamente dai contributi versati dai lavoratori.

Inoltre con la Riforma Dini (legge 335/1995) dal 1° gennaio 1996 il metodo retributivo di calcolo della pensione, che considerava la retribuzione media ricevuta durante gli ultimi anni di lavoro è stato giustamente sostituito dal regime contributivo e la pensione è calcolata in base ai contributi versati nell’arco della vita lavorativa.

Il calo costante delle nascite, la popolazione che si invecchia e la speranza di vita che cresce stanno pian piano creando sempre più problemi al sistema pensioni.

Se non lo hai già fatto, è oggi il momento migliore per pensare alla tua pensione integrativa, strumento indispensabile per garantirti un domani sereno ed un tenore di vita adeguato quando non lavorerai più.
Non solo se sei un imprenditore o un libero professionista, anche i dipendenti posso investire in un buon fondo pensionistico privato (magari destinando li il loro TFR).

Tipologie di fondi pensione

Il meccanismo della previdenza integrativa è semplice e con alcune similitudine rispetto a quella obbligatoria ma anche con molte differenze.

La prima sostanziale divergenza riguarda il modus operandi del gestore del fondo: quelli privati operano secondo il meccanismo della “capitalizzazione” e vanno ad investire nei mercati finanziari i capitali versati dai risparmiatori (in modo flessibile e volontario) ed è il risparmiatore stesso a definire non solo come e quanto versare ma anche la linea di investimento, andando a preferire strumenti più o meno volatili o addirittura a rendimento garantito.

Quando il risparmiatore raggiunge i requisiti per la pensione, i capitali da lui investiti nel corso del rapporto col fondo pensione privato gli saranno versati sotto forma di pensione integrativa (solo rendita o capitale più rendita). Il totale sarà dato da:

il capitale versato + gli interessi maturati (+ benefici fiscali accumulati nel tempo)

perché come vedremo tra poco, investire in un fondo pensione privato è vantaggioso anche dal punto di vista fiscale.

Ci sono tre tipologie di fondo pensione:

Fondi pensione aperti: sono gestiti da banche, assicurazioni, società di gestione del risparmio e società di gestione immobiliare. Può aderire chiunque, in forma individuale o collettiva, voglia assicurarsi una pensione integrativa.
Fondi pensione chiusi: la differenza sostanziale con quelli aperti è che i chiusi sono riservati a specifiche categorie di lavoratori e istituiti sulla base di accordi con le organizzazioni sindacali e aziendali.
Piano individuali pensionistici (PIP): questi sono aperti a tutti ma gestiti solo da compagnie assicurative; è un’assicurazione vita caso vita.

Costi dei fondi pensione

Oltre al montante versato dal risparmiatore, il fondo pensione prevede dei costi che variano, spesso anche in modo significativo da fondo a fondo.
I costi servono a coprire le spese di gestione del capitale investito: i comparti a componente maggiormente azionaria sono tipicamente più costosi rispetto a quelli obbligazionari perché richiedono un maggior controllo degli investimenti e del rischio a fronte, però, di rendimenti potenzialmente più elevati.

Aprendo la nota informativa troverete la “scheda dei costi” che indicherà in modo preciso e puntuale tutte le voci di spesa a carico del risparmiatore. Ci saranno costi diretti, indiretti ed eventuali (dovuti a scelte fatte dal risparmiatore, come il riscatto anticipato).

propensione.it, guida italiana al mondo della previdenza integrativa, ha stimato che il peso medio dei costi sulla posizione dell’aderente è nel complesso del 3,03%
Ma ci sono fondi i cui costi restano anche sotto al punto percentuale, altri che invece vanno oltre il 6% e che sono decisamente elevati rispetto alla tendenza del mercato.

Vantaggi fiscali del fondo pensione

La tassazione dei fondi pensione è decisamente più snella rispetto a quella di molti altri strumenti di investimento e il risparmiatore beneficia anche di deducibilità fiscale dei contributi versati al fondo pensione dal reddito IRPEF.
Doppio vantaggio quindi per il lavoratore-risparmiatore che può godere di tasse contenute sia in fase di accumulo delle risorse e sia in fase di erogazione della pensione integrativa.

La deducibilità fiscale dei contributi versati al fondo pensione ai fini IRPEF è ammessa entro il limite annuo di €5.164,57 e dà la possibilità di fatto di risparmiare sulle tasse ogni anno. Oltre questa soglia (comunque non bassa) quanto versato e non dedotto gode della detassazione totale al momento dell’erogazione. Non si dovrà perciò pagare la ritenuta a titolo d’imposta

Anticipazione e riscatto del fondo pensione

I fondi pensione integrativi presentano innumerevoli vantaggi. Molti li abbiamo visti e sappiamo che il risparmiatore può decidere su quale tipologia investire, quanto versare ogni rata e può anche dedurre dal reddito i versamenti.

Ma ci sono altri importanti plus, il risparmiatore può modificare o sospendere la contribuzione in corso e soprattutto, in particolari circostanze, può richiedere l’anticipazione o il riscatto delle somme versate fino a quel momento. A tale proposito vi invitiamo a leggere con attenzione le condizioni del fondo pensione di interesse.

Un’altro importante vantaggio dei fondi pensione è la RITA: la rendita integrativa temporanea anticipata che permette di anticipare, a seconda dei casi, la data di pensionamento di 5 o 10 anni garantendo un reddito ponte fino alla pensione di vecchiaia.

Avrete dunque compreso che la previdenza integrativa può rappresentare un investimento decisivo per assicurarsi una vecchiaia serena. Ma i fondi tra cui scegliere sono tanti e le informazioni da reperire sono complesse.
Per questo è bene affidarsi a professionisti del settore: propensione.it vi aiuta a scegliere il fondo pensione che meglio si adatta alle vostre esigenze e vi segue sia durante la fase di sottoscrizione online che successivamente, nella gestione del vostro fondo pensione.

Andrea

Laureato in Economia e Management, oggi sono un Broker Assicurativo e Digital Marketer: studio e lavoro ogni giorno per trovare le migliori soluzioni assicurative e finanziarie.

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