Oggi voglio parlarvi degli ETF (Exchange Traded Funds), a mio avviso uno dei migliori strumenti finanziari di investimento a medio (a volte lungo) termine. Sono nati nel lontano 1993 ovviamente negli Stati Uniti d’America e sono poi sbarcati in Italia a partire dal 2002.
Negli ultimissimi anni sono realmente esplosi nel nostro paese poiché diverse banche hanno dovuto iniziare a proporli ai clienti nonostante sugli ETF i guadagni per gli istituti di credito siano decisamente più contenuti; infatti come vedremo più avanti uno dei pregi per l’investitore è proprio il basso costo.
A mio avviso rappresentano uno dei modi migliori per investire con un profilo di rischio personalizzato: esistono ETF per tutti i gusti. Negli ultimi 8 anni ho sottoscritto diversi ETF ottenendo un rendimento medio di tutto rispetto: ho venduto solo uno mentre ero ancora in perdita di pochi punti percentuali.
Cosa sono gli ETF
Come abbiamo visto ETF è l’acronimo di Exchange Traded Funds: sono degli strumenti finanziari che fanno parte dalla famiglia dei “fondi comuni” ma rispetto a quest’ultimi negli ETF non c’è un concreto acquisto di asset da parte dell’investitore. Gli ETF sono infatti hanno lo scopo di replicare l’andamento di un determinato indice (benchmark) o il prezzo di una determinata asset class.
Sono ovviamente gestione passiva, il cliente acquisterà una quota di questi ETF che replicano l’andamento dell’indice di riferimento. Quindi non c’è il gestore del fondo che acquista asset in base alle sue conoscenze ma l’acquirente dell’ETF (il cliente) sa già a quali indici farà riferimento l’ETF.
Cerco di semplificare: un ETF sul prezzo dell’oro replicherà le variazioni del prezzo di quella materia prima. Un ETF sul NASDAQ replicherà le movimentazioni di quell’indice. Ma voi clienti non state realmente comprando oro, lo “utilizzate” solo come indice di riferimento.
Sembra complesso ma una volta che vi troverete nella piattaforma giusta e seguiti da un esperto sarà tutto molto più chiaro. Quello che voglio sottolineare però è che se non si è esperti è bene evitare in modo assoluto di avventurarsi da soli nel mondo degli ETF. Il mio conto titoli, ad esempio, permette la compravendita di ETF di innumerevoli tipologie. Senza le adeguate conoscenze è impossibile valutarne il rischio ed il potenziale rendimento.
Se non si è esperti, ci si deve rivolgere a dei professionisti. Altrimenti si rischia di buttare via soldi.
Come investire in ETF: la migliore piattaforma
Negli ultimi anni sono rimasto deluso da alcune banche (non tutte però) e da alcuni consulenti finanziari (non tutti però). Non è sempre facile trovare una persona competente e se la si trova spesso costa non poco.
Poi ho scoperto Moneyfarm che è una SIM (Società d’Intermediazione Mobiliare) nata in Italia e tra le più promettenti nel nostro paese.
Qui trovi la mia recensione su Moneyfarm
Qui trovi il link per registrarti sulla loro piattaforma – l’iscrizione è totalmente gratuita e senza impegno e vi permette, rispondendo ad una serie di domande, di creare il vostro profilo di rischio.
Poi, se vorrete, potrete procedere a depositare la somma minima da investire (attualmente 5.000€) e verrete contattati dal vostro consulente personale per iniziare ad investire.
La cosa bella è che un bot seleziona i migliori ETF appetibili per il vostro profilo (ne hanno davvero molti tra cui scegliere), poi interviene il consulente Moneyfarm e vi aiuta nella selezione finale. Quindi tecnologia + professionalità umana.
Gli ETF sono sicuri?
Si, sono strumenti regolamentati e inoltre non c’è rischio di default dell’emittente poiché sono a tutti gli effetti dei fondi di investimenti e godono delle stesse garanzie riservate a questa categoria. Il patrimonio investito in ETF è separato da quello della società che ne cura l’emissione e la gestione.
Ovviamente quando investirete in ETF non avrete capitale garantito: quindi si può guadagnare e teoricamente si può anche andare in perdita. Questo mi sembra però abbastanza ovvio: se non c’è rischio non ci può essere profitto.
Se la gestione è oculata e fatta da professionisti che conoscono i fondi su cui investire e l’andamento dei mercati e degli indici, il profitto è una possibilità piuttosto concreta.
Certo, se arriva un evento catastrofico improvviso bisogna tenere le cinture allacciate e non farsi prendere dal panico.
Tutti motivi per cui, ripeto, è fondamentale affidarsi a professionisti! Come Moneyfarm.
Quali sono i vantaggi degli ETF
- ce ne sono tanti e connessi a innumerevoli asset diversi: ognuno (con l’aiuto di un bravo consulente) può creare un portafoglio compatibile con le proprie esigenze di rischio
- sono economici: hanno costi di gestione inferiori a qualunque altro tipo di investimento (Moneyfarm sostiene che la gestione di un ETF difficilmente supera lo 0,5%)
- sono liquidi: si può vendere in ogni momento, senza vincoli
- sono versatili: permettono ad un piccolo investitore di accedere ad indici e mercati altrimenti impossibili da raggiungere (perché non c’è alcun acquisto concreto)
- per me sono la migliore forma di investimento a medio – lungo termine (con profili di rischio gestibili e modulabili)
Quindi, se volete iniziare ad entrare in questo affascinante mondo (in cui personalmente mi sono sempre trovato bene), iniziate iscrivendovi a Moneyfarm, poi deciderete concretamente se procedere o meno.
Importante: questo post non contiene consigli di natura finanziaria, non ha lo scopo di invitare ad investire ma solo di fornire informazioni