Itinerario a Tokyo in 5 giorni

Tokyo è stata una delle scoperte più positive tra i miei viaggi in oriente, una città sicuramente moderna e proiettata al futuro (anche se non tanto quanto Shanghai, Hong Kong o Singapore) in grado di preservare la sua anima più vera e le sue tradizioni più antiche.

Tokyo è frenetica, iperattiva, sconfinata. Eppure mi sono sentito “a casa” sin dal mio primissimo viaggio in Giappone.

Oggi vi propongo un’idea per un itinerario di viaggio spalmato su 5 giorni complessivi di permanenza che reputo sicuramente adeguati per aver modo di visitare l’essenziale, avere il tempo di capire la città almeno in parte e concedersi una gita fuori porta. Naturalmente non si può pretendere di vedere tutto, di diventare un’esperta guida di Tokyo ma spesso si visitano (giustamente) altre località del Giappone e già 5 giorni da dedicare ad una sola città sono parecchi (vedrete che si può ridurre anche a 4).

Risorse Utili di viaggio

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Japan Rail Pass: se avete intenzione di spostarvi in treno per il Giappone è assolutamente da valutare. Permette anche di prendere le linee metropolitane gestite dalla Japan Railways.

Ingresso attrazioni: non ho dubbi, GetYourGuide.

5 giorni a Tokyo

L’itinerario è spalmato su 5 giorni, 4 per visitare Tokyo e uno per dedicarsi ad una visita fuori città. Naturalmente questo può essere riadattato per coprire un numero minore di giorni (3 + la gita sono comunque ok) o al contrario per fare la cose con ancora più calma.
In ogni giorno saranno elencate le “cose da vedere” secondo un ordine non sempre preciso, sarete poi voi a personalizzare il tutto e decidere in quale sequenza procedere (cosa eliminare e cosa aggiungere che io ho dimenticato).

Giorno 1 a Tokyo: Chiyoda, Akihabara e Iidabashi

Si inizia quindi dai quartieri più centrali di Tokyo, a Chiyoda troverete il Palazzo Imperiale e la mastodontica stazione di Tokyo, dove sono arrivato col Narita Express. Quello che colpisce è che, pur essendo nel cuore della metropoli, tutto appare ordinato, pulito (con poche eccezioni) e poco caotico: in uno dei miei viaggi avevo l’hotel in zona Chiyoda e devo dire che pur non essendo un quartiere caratteristico si è rivelato molto pratico.
Aspettatevi business men in giacca e cravatta, bar e locali raffinati e altissimi palazzi.

Stazione di Tokyo

La stazione di Tokyo può essere diventare un importante punto di riferimento durante il vostro vagare per la città; io mi ci sono ritrovato tante volte e vale la pena soffermarsi un attimo ad ammirare il suo bell’edificio a mattoncini rossi perfettamente ristrutturato nel 2012.
Dalla stazione partono i treni della metropolitana, i regionali e i velocissimi shinkansen.

Palazzo Imperiale di Tokyo

Il Palazzo dell’imperatore del Giappone copre una vastissima area nel cuore di Tokyo: un enorme parco, il fossato e gli edifici che compongono il complesso. Partiamo dal presupposto che l’accesso all’interno non è consentito ma potrete comunque godere della pace e della tranquillità dei giardini esterni nella parte est. Il Giardino Orientale è aperto tutto l’anno (ingresso gratuito) meno che nel periodo intorno a capodanno.
Resta sempre chiuso il lunedì ed il venerdì; c’è la possibilità di prenotare una visita guidata ma per me non ne vale la pena e porta via parecchio tempo. Qui più info https://sankan.kunaicho.go.jp/english/index.html

Tokyo International Forum

Qui non mi ci sono recato di proposito ma ci sono arrivato per caso uscendo dalla stazione della metropolitana. Si tratta di uno degli edifici più iconici del quartiere di Marunouchi,  un grande centro congressi in vetro che ha quasi le sembianze di una nave. Con questo progetto, il suo ideatore Rafael Vinoly ha vinto il primo concorso internazionale di architettura del Giappone.

Nihonbashi

Più che un vero e proprio valore estetico, il piccolo ponte sul Nihonbashi-gawa ha un grande valore simbolico. Durante il periodo Edo tutte le distanze venivano calcolate da qui.
Quello che resta oggi è un ponte in stile classico sorvegliato da leoni di bronzo che però è letteralmente sormontato da un’autostrada.

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Akihabara

Ricordo ancora il caos che c’era la prima volta che ho messo piede ad Akihabara, uno dei quartieri più assurdi e (per me) imperdibili di Tokyo. Siamo nella mecca dell’elettronica e della cultura otaku, persone che si cibano esclusivamente di manga, anime e tecnologia.
Incontrerete gente strana, a tratti stranissima ma è tutto nella norma ad Akihabara. Cercate di pianificare a grandi linee un itinerario di visita, altrimenti vagherete seguendo l’orda di gente che cammina per le strade (che comunque può essere un approccio valido).

Il mio consiglio è di visitare qualcuno dei tanti negozi di elettronica come lo Yadobashi Camera Akiba (se ne siete patiti potreste impazzirete) e di non perdere il Madarake Complex, uno dei negozi di fumetti manga e anime più grandi del mondo. Tonkatsu Marugo è stata la nostra scelta per il pranzo: tutto buonissimo, peccato la fila che abbiamo dovuto fare.

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IIdabashi è una chicca che si può permettere solo chi ha almeno 4 giorni da dedicare a Tokyo, siamo un po’ fuori dai soliti itinerari turistici e più che la zona in se meritano la visita alcuni siti come il giardino Koishikawa Korakuen.

Yasukuni-jinja

Questo santuario Shintoista (completato nel 1869) è dedicato alla pace e commemora i caduti giapponesi nelle guerre. Il complesso è sicuramente molto interessante e vale la pena entrare per passeggiare rispettando i tanti abitanti della zona che sono soliti frequentarlo. Pochi turisti, tanto Giappone. Lo Yasukuni-jinja è stato ed è tutt’ora oggetto di critiche e discussioni in quanto commemora anche 14 criminali di guerra.

Tokyo Dai-jingu

Altro santuario Shintoista che merita di essere visitato: ora io eviterei di esagerare, soprattutto se nel vostro viaggio in Giappone è contemplata anche Kyoto. I templi giapponesi sono tutti belli però è giusto selezionare quelli che vi ispirano maggiormente. 

Koishikawa Korakuen

Questo bellissimo giardino è a mio avviso la cosa più bella di Iidabashi, una piccola oasi di pace nel cuore di Tokyo. Visto sia in inverno che durante la fioritura e ovviamente a primavera fa tutto un altro effetto.
Creato nel 17simo secolo, oggi riesce a coniugare elementi tipici dei giardini giapponesi con la modernità degli edifici che lo circondano, tra cui non potrete non notare il mega stadio di baseball Tokyo Dome.

Kagurazaka

Kagurazaka è un quartiere particolarissimo, uno dei pochi angoli della vecchia Tokyo ancora rimasti in vita. Come dicevo la zona di Iidabashi è bella perché vera, perché non è la Tokyo che tutti sono abituati a vedere. Passeggiate per le viuzze ed i vicoli che imboccherete casualmente partendo da Kagurazaka dori, la via principale: se siete fortunati incontrerete anche delle maiko e le geisha, una rarità a Tokyo. Ho respirato il Giappone più autentico.

[mks_highlight color=”#fc165f”]Torneo di Sumo
Assistere a qualche match dei grandi tornei di Sumo che si tengono a Tokyo a gennaio, maggio o settembre è una vera e propria esperienza. Se siete in città durante questa manifestazione fateci sicuramente un pensierino. Stadio del Sumo Ryogoku, ticket: http://sumo.or.jp/En/[/mks_highlight]

Giorno 2 a Tokyo: Shinjuko, Harajuki, Shibuya

Il secondo giorno è sicuramente più impegnativo (e probabilmente interessante) rispetto al precedente. Siamo nella parte occidentale della Tokyo centrale, quartieri frenetici, shopping non stop e il santuario shintoista simbolo di Tokyo, il Meiji-jingu.
Partite presto la mattina e mettete in conto di vedere Shinjuko Est in notturna: se non avete tempo potreste farlo anche in un altro giorno, io per comodità lo inserisco in questo.

Iniziamo da Shibuya, contenitore per eccellenza dell’anima pop della capitale: giovani eclettici, schermi e insegne luminose, led dai colori sgargianti ovunque, benvenuti nell’affascinante caos di Shibuya.

Shibuya Hikarie

Normalmente inizio la mia passeggiata per il quartiere proprio da qui, la Shibuya Hikarie, un’appariscente torre di 34 piani che cerca di distinguersi con forza dal resto: un ambiente sofisticato con negozi, ristoranti, spazi espositivi e un bel lounge al piano 11F che regala una bella vista sul quartiere e sul famosissimo incrocio (vedi dopo). Questo è uno dei pochi posti non frequentato da giovanissimi a Shibuya.

Statua di Hachiko

La statua dedicata ad un cane più famosa al mondo: più o meno tutti conosciamo la storia di questo cane di razza akita che aspettava ogni giorno, davanti alla stazione, il suo padrone che rientrava dal lavoro. Quando quest’ultimo morì il cane continuò ad aspettare il rientro del padrone fino alla fine dei suoi giorni, per 10 lunghi anni.
A lui è dedicata questa statua oggetto di un pellegrinaggio quotidiano.

Incrocio di Shibuya

Sembra che questo incrocio sia il più affollato al mondo e che quando scatta il verde attraversino anche 1000 persone contemporaneamente. Non so dirvi quanti ho visto attraversare nello stesso momento ma vi assicuro che eravamo tanti.  Vale la pena non solo immergersi nell’ordinata folla che percorre le strisce pedonali ma anche mettersi da una parte ed osservare la marea umana dell’incrocio di Shibuya, sicuramente il più iconico di tutta Tokyo.

Center Gai

La via principale di Shibuya è folla, insegne luminose, fast food e negozi. Ad ogni ora del giorno e della notte incarna alla perfezione l’animo giovanile e chiassoso del quartiere. Non potete non attraversarla.

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Harajuku si trova proprio nel mezzo, tra Shibuya e Shinjuko, ed è famoso poiché ospita il più maestoso santuario Shintoista di Tokyo, il Meiji-jingu. Ma il quartiere non è certo solo una destinazioni per i fedeli anzi, le sue strade sono pervase di negozi, ristoranti e locali per giovani.

Yoyogi-koen

Mentre vi dirigete da Shibuya al Meiji-jungu (se andate in metro lo saltate) potreste fermarvi per un pausa di relax in questo bel parco; non la reputo una tappa imperdibile ma durante la stagione della fioritura dei ciliegi diventa molto interessante.

Meiji-jingu

Questo immenso santuario Shintoista è dedicato all’imperatore Meiji e all’imperatrice Shoken (regno 1868 – 1912). Sito all’interno di un enorme parco, il santuario è meta di tantissimi fedeli ogni giorno (durante i primi giorni del nuovo anno troverete la folla) ed è uno dei must di Tokyo. Ricostruito dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, varcate gli imponenti torii (le porte di ingresso di un santuario shintoista che segnano l’inizio della zona sacra), visitate la fonte (temizuya), il santuario e i giardini imperiali Meiji-jingu goyen.

Omote Sando

Questa strada è la risposta giapponese alla Fifth Avenue di New York: una grande via che pullula di negozi di moda spesso ospitati in edifici di grande pregio architettonico. Se non riuscite ad incastrarla adesso potete tornare quando siete più liberi. (stazione metro Omote-Sando)

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Se dovessi indicare un quartiere come centro di Tokyo molto probabilmente penserei a Shinjuko, un zona in cui i mastodontici uffici governativi si erigono poco distanti dal caos delle strade stracolme di gente che passeggia tra le vie scintillanti di led e si accalca in locali e bar a volte fatiscenti. Shinjuko è un quartiere da scoprire e capire.

Nishi Shinjuko

Nishi Shinjuko è la porzione ovest del quartiere, quella fatta da altissimi edifici e grattacieli, una zona tranquilla, pulita e idealmente lontana anni luce da Shinjuko Est. Fate 4 passi con lo sguardo rigorosamente volto all’insù, ammirate grattacieli come il Made Cocoon Tower e salite sulla torre del Tokyo Metropolitan Government Office.

Tokyo Metropolitan Government Office

Merita senza dubbio una visita il Tokyo Metropolitan Government Office, progettato dal maestro Kenzo Tange: potrete salire sulla terrazza panoramica al piano 45F del Building 1 (ingresso gratis). Da qui, oltre a godere di uno stupefacente panorama sulla città e sui vertiginosi edifici di Shinjuko, potrete avvistare il Monte Fuji se non c’è troppa foschia.

Hanazono-jinja

Shinjuko (e Tokyo) è anche questo: in mezzo alla modernità e alla enormità dei grattacieli, spuntano piccoli templi. L’Hanazono-jinja si trova a metà tra Shinjuko ovest ed est ed è una delle mete di preghiera preferite dagli abitanti del vicino quartiere di Kabukicho.

Shinjuko Goyen

Questo parco è tra i miei preferiti a Tokyo ed è perfetto per un po’ di relax, soprattutto quando si ha la fortuna di trovare una bella giornata: troverete tanti residenti intensi a godersi gli ampi spazi verdi. Durante la fioritura è ancora più spettacolare.

Shinjuko Est: la vita notturna di Tokyo

L’itinerario della parte est potete farlo nel tardo pomeriggio/sera di qualunque giorno, l’ideale è comunque dopo Nishi Shinjuko.

Come dicevamo, Shinjuko ha due anime ben distinte e contrastanti: l’ordine e la grandiosità della zone ovest contro il caos e la folla della parte est.

Shinjuko Est è la parte festaiola e casinista di Tokyo, vivace a qualunque ora del giorno e della notte. Il mio consiglio è di andare durante le ore serali in modo da apprezzare a pieno il suo clima e farsi abbagliare dalle luminosissime insegne e schermi led.
Ce n’è un po’ per tutti i gusti, dai piccoli teatri, ai bar sofisticati fino a vere e proprie bettole.

La ressa la troverete già nella mastodontica stazione metro di Shinjuko, uno degli snodi più trafficati dell’intera area urbana. Kabukicho è il famosissimo quartiere a luci rosse di Tokyo, entrandoci ve ne accorgerete anche grazie ad archi con luci rosse che ne segnano l’inizio. Pur essendo la zona più malfamata di Tokyo non posso definirla come pericolosa: ovviamente se entrate prestate attenzione a non farvi fregare.

Yasukuni-dori è la scintillante strada cuore di Shinjuko, qui troverete locali di ogni genere e tanti izakawa (locali dove si beve e si mangia – tipo pub).  A Golden Gai invece troverete locali decisamente più particolari, molti di questi purtroppo non ammettono stranieri: entrare in quei pochi che lo consentono è una vera esperienza giapponese.

Giorno 3 a Tokyo: Ueno, Asakusa, Yanaka

Natura e cultura si fondono alla perfezione a Ueno, vasto quartiere situato nella parte nord del cuore di Tokyo. Le attrattive principali sono il vastissimo parco, che ospita tra le altre cose il Museo Nazionale di Tokyo, ed il grande mercato di Ameyoko.

Mercato di Ameyoko (Ameya-yokocho)

Prima di addentrarmi nel parco ho girato questo vasta e chiassoso mercato che propone bancarelle di ogni tipo, dalle scarpe al pesce fresco. Sembra di essere lontani anni luce dai quartieri dell shopping come Ginza, eppure siamo ancora a Tokyo e l’Ameya-yokocho mantiene il suo fascino intatto da decenni.

Parco di Ueno

Il parco di Ueno è un po’ il “Central Park” di Tokyo, perfetto per lunghe passeggiate tra sentieri e templi. Oltre allo zoo e al già citato Museo Nazionale di Tokyo troverete il Shinobazu-ike, un laghetto stracolmo di ninfe. Per non perdervi  può essere molto utile GoogleMaps oppure le tante mappe disseminate nel parco, sono anche in lingua inglese.
Il Kiyomizu Kannon-do è il più popolare tempio sito all’interno del Ueno Koen, si tratta di un tempio buddista di colore rosso ed è una delle costruzioni più antiche di Tokyo, sopravvissuto intatto dal 1698: una rarità per la capitale.
Altro tempio da visitare è il Benten-do, dedicato alla dea buddista delle arti, della saggezza e del mare.

Museo Nazionale di Tokyo

Come noterete, nell’itinerario non ho inserito tanti musei preferendo fare esperienze tra le strade, dentro la città. Per il Museo Nazionale di Tokyo è necessario fare un’eccezione perché racchiude quella che probabilmente è la collezione d’arte giapponese più ricca ed importante al mondo.
Senza scendere nel dettaglio di ciò che troverete al suo interno, vi raccomando di informarvi sugli orari d’apertura prima di andare (mentre scrivo, il lunedì è giorno di chiusura).

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Yanaka

Yanaka è per me uno dei quartieri più interessanti di Tokyo, uno dei pochi che ha resistito a terremoti e bombardamenti e che per questo ospita ancora edifici storici, case e templi in legno. Tra le vie di Yanaka la vita scorre lenta ed è davvero bello immergersi in un Giappone più autentico e tradizionale. Yanaka Ginza è la via principale, ma non limitatevi solo a questa!

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Asakusa è uno dei quartieri più battuti dal turismo visto che ospita due delle attrazioni più popolari di Tokyo: l’antico tempio Senso-ji e la Tokyo Sky Tree, Si tratta di una zona sicuramente imperdibile perché racconta la storia della città che, al contempo, si proietta verso il futuro.

Senso-ji

Il Senso-ji è il tempio più antico di Tokyo in assoluto, risalente al 645 dC e rimasto integro nonostante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e i tanti terremoti che ha dovuto sopportare. Si accede al complesso varcando la maestosa Porta del Tuono (Kaminarimon), sorvegliata da due divinità: Fujin, dio del vento (a destra) e Raijin, dio  del tuono (a sinistra).
Di fronte all’edificio principale c’è un incensiere che inonda di fumo i fedeli (sembra porti salute) e poco distante è impossibile non notare la grande Pagoda a 5 piani, edificio che però risale al 1973.

Nakamise-dori

Appena fuori dal complesso c’è questa caotica via dello shopping dove troverete tantissime bancarelle di souvenir ma anche cibo.

Asakusa-jinja

L’Asakusa-jinja è un santuario shintoista eretto in onore dei fratelli che ripescarono in mare la statua di Kannon (la leggenda dice che questa oggi sia custodita segretamente all’interno del Senso-ji). L’edificio, di colore rosso, risale al 1649.

Tokyo Sky Tree

Il luogo migliore per una vista vertiginosa sulla sconfinata Tokyo è quello che si gode dallo Sky Tree. Il mio consiglio è di salire quando è ancora giorno ma ci si avvicina al tramonto, in modo da vedere il panorama sia con la luce del sole che di notte. Bellissimo ma non è ai livelli di altri osservatori che ho potuto ammirare in altre città nel mondo.

Giorno 4 a Tokyo: Chuo, Ginza, Roppongi Hills, Odaiba

Premessa: se preferite dedicare un giorno in meno alla città di Tokyo, esplorando i dintorni e facendo una gita, il mio consiglio è di unire il Giorno 1 ed il Giorno 4 creandone così uno solo ma selezionando ciò che più vi interessa

Ginza è un quartiere elegante e ricco di negozi, grandi magazzini e sale da the. Siamo nella Tokyo moderna, ricca e frenetica. Anche se il mercato del pesce non si tiene più a Tsukiji (ma poco più a sud), a Ginza troverete tanti ottimi ristoranti di sushi tra cui il celebre Daiwa Sushi (6-3-2, Toyosu, Koto 135-0061, Prefettura di Tokyo).

Chuo-dori

Si tratta della via principale di Ginza che nei weekend viene chiusa al traffico: se vi piace passeggiare tra boutique di lusso e magazzini questo è il luogo perfetto.

Hama rikyū

Questo giardino è stato proprio una bella sorpresa: un bel parco immerso tra la modernità di Tokyo che regala scorci da cartolina. In passato è stato una scuderia ed una tenuta di caccia della famiglia Tokugawa che governava il paese.

Mercato del pesce Toyosu

Il nuovo mercato del pesce sostituisce il vecchio Tsukiji ed ora si trova sull’isola artificiale di Toyosu, poco più a sud quindi. Il nuovo edificio, inaugurato ad ottobre del 2018 permette ai turisti di assistere dall’alto delle passerelle alla frenetica attività del mercato. Quindi non si può più vagare tra il pesce a piano terra come prima perché si intralciava non poco il lavoro del personale (l’ultima volta che sono stato al vecchio, ti urlavano ad ogni passo, giustamente).
Resta la possibilità di visionare le aste del tonno ma per questo è bene informarsi prima e prepararsi ad andare molto presto la mattina.

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Roppongi è un quartiere moderno, ben tenuto e ottimo per passare una serata di divertimento viste le tante discoteche e club che si trovano da queste parti. Vale la pena passarci anche di giorno perché Roppongi incarna l’anima più internazionale di Tokyo.

Centro d’Arte Nazionale di Tokyo

La struttura progettata da Kurokawa Kisho è davvero impressionante ed è forse anche la cosa più interessante da vedere: non c’è una collezione fissa ma mostre temporanee, quindi è difficile capire con cosa ci si combinerà. Indipendentemente da ciò, questo capolavoro dell’architettura moderna merita una visita.

Roppongi Hills

Se stavate cercando un centro commerciale super moderno e sconfinato, Roppongi Hills è la risposta. Imponente, esclusivo, elegante: un mastodontico agglomerato di negozi ma anche musei e giardini.
Merita una visita il Tokyo City View, un osservatorio sito al piano 52F che regala una bellissima panoramica sulla città e una veduta privilegiata sulla Tokyo Tower (ingresso a pagamento).

Tokyo Tower

La sua illuminazione arancio e la forma molto simile alla Tour Eiffel la rendono inconfondibile nello skyline di Tokyo: se avete già visto lo Sky Tree e magari anche il Tokyo City View per me non vale la pena salire anche qui.

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Odaiba

Per terminare c’è una facoltativa visita all’isola di Odaiba, tempio dello shopping e del divertimento. Tra centri commerciali, musei iper tecnologici e onsen ce n’è davvero per tutti i gusti. Non è una zona che amo, per questo l’ho lasciata alla fine ma a tanti piace quindi vedete voi dove e quando inserirla. Se volete visitarla per bene può servire una mezza giornata come minimo.

Giorno 5: gita a Nikko o Kamakura

L’ultimo giorno del nostro itinerario deve essere pienamente disponibile (quindi niente partenze la sera: ci si sveglia a Tokyo e si va a dormire a Tokyo).

Ci sono varie escursioni in giornata fattibili da Tokyo, io ho voluto indicare quelle più classiche, sicuramente da fare se non ci siete mai stati.

Nikko

Nikko è una carinissima cittadina di montagna famosa per il suo piccolo ponte rosso (Shinkyo Bridge) e i suoi santuari immersi nel verde (tra cui il famosissimo Toshogu). Con circa 1h30 – 2 di treno sarete a Nikko.

Kamakura

Kamakura offre una bella esperienza del Giappone più a misura d’uomo, tra templi, natura e spiagge (si, è sul mare).

 

Andrea

Laureato in Economia e Management, oggi sono un Broker Assicurativo e Digital Marketer: studio e lavoro ogni giorno per trovare le migliori soluzioni assicurative e finanziarie.

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